Pubblicato il report sull’ISPU Weltmeisterschaft 2011
Cari amici del club,
ogni settimana o massimo due, visito il sito del club per avere notizie sulle Ns attività. Non ho ancora visto i risultati e le informazioni del campionato di addestramento tenutosi in svizzera a Lausen nella vicinanze di Basilea svoltosi nei giorni 28-29-30 ottobre 2011. Senza voler togliere nulla ai compiti del caposquadra sig. Cesare Pascolo che quest’anno ci ha accompagnati in questa avventura e a Ario De Benedictis, che negli ultimi tre anni ci è stato da conforto tecnico e psichico in queste prove importanti, i quali avranno da riferire circa le riunioni avute con il PSK nell’occasione del campionato,voglio rendervi partecipi delle mie impressioni e ricordi di questo campionato. Innanzi tutto voglio ringraziare il club per l’assistenza tecnica e materiale che ci ha fornito , conscio delle fatiche fisiche e delle spese non indifferenti,affrontate per anni, vuoi per l’addestramento alle piste che per gli esercizi in campo con addestratori-figuranti. Come di consueto, l’organizzazione degli svizzeri è stata puntuale in tutte la sue sezioni, senza lasciare nulla al caso. Il giovedì si sono svolte le diverse procedure come visite veterinarie, prove campo (sempre molto ridotte di tempo), riunione dei capisquadra dei diversi club e la sfilata di apertura del campionato , quindi il sorteggio degli orari delle diverse sezioni (pista obbedienza e difesa). I partecipanti erano 65 per un totale di 10 nazioni di cui 13 svizzeri , 24 tedeschi, 5 austriaci, 6 cechi, 3 ungheresi, 3 finlandesi, 2 svedesi, 2 finlandesi, 1 francese, 3 italiani( lo Scrivente Luigi Ruffinatto , Vilma Dal Bianco E Ario De Benedictis con il caposquadra Cesare Pascolo). Vilma era la prima ad entrare in gara con la pista al venerdì tra le ore 9 e 9,45 (un bel terreno con erba alta 12/15 cm che THELLA dopo un breve tratto di pista ha cominciato a brucare come una capra, ma dopo essere stata ripresa con prontezza dalla conduttrice, portava a termine il lavoro con un punteggio ancora riguardevole di 87 punti su cento); Ario estraeva una partenza in pista sempre il venerdì tra le 13,30 e 14,15 (un terreno sempre erboso ondulato che non ci ha permesso di seguirne completamente lo svolgersi della prova, con cambi di altezza dell’erba ed in prossimità del bosco, che essendo stato calpestato dai selvatici, (caprioli, cerbiatti cinghiali ecc) ha disturbato la ricerca di ERMIONE che ha ottenuto così 90 punti su 100 (anch’essi riguardevoli). Sabato alle 11.45 era in gara Vilma con Thella nella sezione B e non si qualificava eseguendo il riporto senza salto sia all’andata che al ritorno perdendo così 15 punti che sommati ad altri errori e del cane e della conduttrice portavano a 65/100 il totale dei punti. Errori dovuti all’emozione e allo stress della gara e alla preparazione che noi Italiani non abbiamo allo stesso livello dei europei nordici, ma va detto che noi non sottoponiamo i nostri amati cani ad allenamenti così pesanti. Alle 13,10 entrava in campo sempre la Vilma per la difesa, facendo un ottimo lavoro ma perdendo punti nel morso un po’ nervoso a tratti, e nelle vigilanze non perfette, ottenendo comunque 83 punti su cento (un bel punteggio). Alle 15,45 era in campo Ario con Ermione per eseguire gli esercizi di obbedienza, molto bella con un’ottima attenzione del cane sul conduttore ma perdeva punti qua e là e soprattutto non faceva il fermo in piedi che lo portava al minimo del punteggio (70/100); alle h 17,00 eseguiva la difesa, anche questa bella da vedere, ma all’ultimo il cane non eseguiva il lascia, andando così fuori controllo, per cui non si qualificava.
FIN QUI UN DISASTRO PER GLI ITALIANI.
Per fortuna c’ero Io a salvare l’Italia. Sempre sabato tra le 15,30 e le 16,15 ero in pista. Dopo una lunga attesa su di un altopiano ondulato e ventato (e qui la fifa che faceva 90) ci trasferivano per una stradina che si inerpicava sulla montagna, finendo vicino ad un cascinale. Qui i contadini stavano tritando ed insilando granoturco con un rumore infernale (mi son messo le mani nei capelli sussurrandomi povero me! . Per fortuna non ho estratto la prima pista e ci si spostava un po’ dove c’era meno rumore, ma aimè un prato in pendenza a 45° e più, con tane di roditori selvatici qua e là, che inizialmente hanno disturbato la mia UTAH, dopo il primo lato la pista svolta giù in discesa. Qui nel secondo angolo Utah ha difficoltà sull’angolo perché l’odore della traccia si era spanso giù per la china, ma non desisteva nel cercare e facendo un lavoro di ricerca molto intenso e caparbio riprendeva la traccia orizzontale sulla curva di livello fino al terzo angolo. Qui la difficoltà non era più sua ma mia; sembravamo due alpinisti in cordata. Per fortuna c’era Utah davanti che tirava e mi aiutava a portare su i miei 105 chili e più (vestiti pesanti, siamo a fine ottobre) , si concludeva bene la prova con 90 punti su 100. Domenica alle 10,30 toccava a me e Utah affrontare la prova di obbedienza. Purtroppo un mese prima Utah aveva fatto un forte strappo all’interno coscia posteriore sinistra e non avevamo più potuto fare alcun allenamento vuoi in obbedienza che in difesa. Comunque dopo massaggi multipli quotidiani ed antinfiammatori, sembrava non soffrire più. Ero deciso a ritirarla anche in campo se avesse dato segno di sofferenza. Non avendo potuto allenarci e fare una prova campo come si deve, oltre ad essere l’ultimo giorno di gara, con odori di due giorni di lavoro sul terreno si è molto distratta nella condotta e nel passaggio nel gruppo. Sbagliava anche il seduto per un mio cambio di voce al quale non era abituata, inoltre, forse a causa dello strappo, non eseguiva il salto di ritorno e si perdevano così un mucchio di punti, totalizzandone 73/100. Eravamo ancora in gara ma rimaneva il dubbio se affrontare la difesa o no, con lo strappo avuto, il salto non eseguito, se sofferente avrebbe ancora sopportato tutta la fase della difesa ? Intanto un bel massaggio a base di arnica non le avrebbe fatto male e quindi giù di arnica e sempre deciso a ritirarla anche in campo non appena avesse dato segno di sofferenza. Entriamo per la benedetta difesa alle 12/30. Qui nel fare la ricerca ispezionando i nascondigli a lato del campo regolamentare, se avesse zoppicato, avrei avuto tempo per fermarla; ma non ha dato alcun segno di cedimento ed allora sempre avanti con le dita incrociate , sempre attento alle sue reazioni. Siamo giunti al temine delle due fasi di difesa indenni ottenendo 81 punti, portando a casa la qualifica. Il campionato è stato vinto dal cane Cedric vom Lindelbrunn condotto dalla sig.ra Renate Hummel della Germania con 281 punti (A 89 B97 C95). Anche a squadre la Germania ha vinto con 825 punti (portati dalla Hummel , dalla intramontabile Martina Moornann con una femmina di 3 anni e mezzo e Huffer Alexander) davanti alla repubblica Ceca con 816 punti.
Una riflessione: la squadra italiana negli ultimi tre anni, ha solo sempre visto gli stessi soggetti, per di più in diminuzione di numero, da Gotzis 2009 in cinque partecipanti a due ad Haren Tre a Lausen. Mi dispiace non vedere emergere qualche altro concorrente, magari giovane e appassionato della razza come noi che andiamo allo sbaraglio in mezzo a queste squadre dell’Europa del nord, agguerrite e numerose. Eppure il riesenschnauzer è un buon cane per lo sport di “utilità e difesa”, tale è classificato; quando i nostri allevatori italiani inizieranno a selezionare non solo la morfologia ma anche il carattere e le qualità primordiali dello schnauzer gigante? Se ci affacciamo allo sport cinofilo nel campo dell’utilità e difesa, dopo l’extraterrestre “PASTORE BELGA MALINOIS”, adatto ad ogni tipo di addestramento[ conduttore di greggi, agility, utilità e difesa, ricerca, dalla droga alle mine antiuomo, per finire nella ricerca di persone in superficie o valanghe, impiegato dall’esercito e dalla polizia, (solo in Italia viene scartato dalla polizia ma non nel resto del mondo)] ed al pastore tedesco, viene sicuramente il riesenschnauzer per qualità caratteriali, ma ignorato nello sport di utilità e difesa in Italia. Auspico per il club qualche iniziativa a favore della selezione del carattere, prima che il riesenschnauzer venga confinato nei cani da compagnia e cancellato dall’utilità e difesa”. Qualche passo è già stato fatto ma ne servono ancora molti altri per vedere qualche riesen nei campi di addestramento e non solo boxer e rottweiler e doberman, come seconde razze scelte dopo i malinois e pastori tedeschi. Vi siete mai chiesti come mai ne nascono così pochi rispetto a queste seconde razze menzionate? Non sarà forse anche perché si allevano tanti “BAMBOCCIONI”, oltre al fatto che è un cane che richiede toelettatura e cure di pelo, rispetto alle altre razze a pelo corto, è sicuramente più impegnativo ! Intanto per il prossimo campionato italiano di razza, auspico di vedere un molteplice numero di cani e di allevatori. Perdinci è il nostro cane ! mettiamolo un pò in vetrina e facciamolo vedere al lavoro e di cosa è capace. Ultima cosa importante, con il consenso del club già l’anno 2010 venne richiesto da Ario Debenedictis il campionato in Italia da svolgere in Toscana. Quest’anno è stato confermato che nel 2013 questo evento avverrà in Italia . Credo che sia doveroso da parte Ns. renderci disponibili nei confronti di Ario per apportare ognuno, l’aiuto che Ario ci chiederà. Non ultima cosa prepariamo i cani per questo campionato mondiale.
Saluti a tutti i cari amici dello schnauzer.
01/03/2012
Luigi Ruffinatto e Vilma Dal Bianco