Considerazioni sulle valutazioni morfologiche di selezione: l’opinione di Giovanni Pentenero (2002)

Da diversi anni ormai, la selezione morfologico caratteriale è uno dei cardini fondamentali su cui si basa il lavoro dello Schnauzer Club Italiano alfine di perseguire il miglioramento delle razze tutelate. È ormai  certo e documentato che una verifica attenta che esamini l’ aspetto esteriore e le qualità legate al carattere non possano essere disgiunte, giovando all’allevamento.

Non a caso nelle ultime sedute di selezione sono stati presenti ed hanno superato brillantemente il test dei soggetti, di tutte le taglie, che avevano raggiunto i traguardi più ambiti in fatto di esposizioni.

Certo è che se da una parte il Club ottiene un grande consenso da parte di un numero sempre maggiore di Soci, che si informano e vogliono selezionare i loro soggetti, dall’ altra  ancora restano delle sacche di dissenso, per il vero incomprensibile,  che non solo rifiutano la selezione ma adducono motivi che non hanno fondamento scientifico, e sono delle banali scuse per mascherare taluni gravi problemi dei soggetti da loro allevati.

Con la richiesta fatta all’ E.N.C.I., accolta, da quest’anno la selezione è obbligatoria per conseguire il titolo di Campione Italiano di Bellezza.

Dal 2002 i nostri Schnauzer non saranno solo dei campioni generici, saranno dei campioni belli e bravi; non mi sembra poco !!!!!!!!!!!

Naturalmente bisogna adeguare alle nuove esigenze anche la valutazione dei soggetti selezionati . Fino al 2001 la selezione era obbligatoria solo per ottenere il titolo di Campione Sociale di bellezza , pertanto la valutazione morfologica non poteva essere inferiore ad A, in quanto si ritiene che un campione di club debba rappresentare il prototipo della razza .

Senza nulla togliere al campionato italiano pensiamo che, proprio perché la selezione è obbligatoria ed estesa ad un numero molto maggiore di soggetti, si debbano dare due gradi di giudizio e che si debbano accettare come soggetti selezionati idonei al conseguimento del titolo italiano anche ai soggetti che ottengono B nel giudizio morfologico.

A questo punto è indispensabile che i giudici che vengono designati per la selezione si adeguino  ed uniformino il loro giudizio a quello dei colleghi, accettando di volta in volta le direttive del comitato tecnico e del Consiglio Direttivo.

Nella valutazione dei difetti bisogna discernere quelli che riguardano il tipo da quelli che riguardano la costruzione i difetti più trasmissibili o quelli che anche se considerati difetti dallo standard possano essere utili in allevamento.

Un esempio eclatante è quello dell’eccesso di taglia, lo standard è molto rigoroso fissando dei paletti molti rigidi, sarebbe però una sciagura per la razza, soprattutto con la scarsità di soggetti pregevoli presenti in questo momento, escludere dal selezionare, seppur con una qualifica più bassa, un soggetto troppo alto. Trascurando che magari questo soggetto ha dei pregi di tipicità quali il pelo la testa gli occhi la costruzione e il carattere, non riscontrabili in altri soggetti magari in taglia perfetta.

Ho utilizzato un esempio un po’ eclatante ma ce ne possono essere molti altri.

Per queste ragioni sono stati comunicati, con estrema urgenza, all’ E.N.C.I. i due livelli di selezione utili per il campionato, e si è deciso di convocare una riunione urgente con tutti i giudici selezionatori per dettare le direttive per 2002.