La nuova scheda di selezione

Cari colleghi allevatori e cari soci,

Il 23 novembre us si è svolto a Bologna il nostro secondo convegno dedicato agli allevatori ed ai soci.

La giornata ha visto come relatori di primaria importanza la Dr.ssa Pisu, che ci ha illustrato le principali fasi della riproduzione, il Dr.

Guandalini per le patologie oculistiche piu’ frequenti e il Dr. Marelli per la selezione, la consanguineità e le patologie ereditarie.

Questo convegno mi è sembrato l’occasione migliore per presentare la nuova scheda di selezione che è entrata in vigore dal primo gennaio.

Per questa occasione è stata predisposta a supporto una presentazione molto ricca di commenti ed immagini esemplificative.

La modifica della scheda era un progetto che insieme ad altri colleghi esperti giudici avevo in mente da molto tempo e finalmente sono riuscito a realizzarlo.

Insieme ai colleghi Accoti, Calace, Grosso, e Lasso ci siamo riuniti in occasione del campionato sociale ed abbiamo dato corso a quelle modifiche che ritenevamo importanti per meglio definire pregi e difetti delle nostre razze.

La modifica della scheda è solo il primo passo di un percorso che ci siamo prefissati con l’intento di mettere sempre più in evidenza le caratteristiche degli Schnauzer e dei Pinscher, compresi alcuni paletti che sono fondamentali per una corretta selezione.

Come potrete osservare sulla scheda sono presenti alcune parti sottolineate: queste evidenziano alcuni punti fondamentali necessari per meglio definire le peculiarità delle nostre razze.

Riepilogando, nella nuova scheda sono evidenziati in particolare la tessitura e la lunghezza del mantello, il colore, il rapporto cranio/muso ed il parallelismo, l’occipite e le bozze frontali e, per quanto riguarda gli arti, la lunghezza dell’avambraccio, tibia e garretti nonché l’armonia nelle angolazione anteriori e posteriori.

Nelle prove di selezione del 2020 avremo modo di valutare la nuova scheda, che potremo ulteriormente modificare.

L’obbiettivo del club è quello di aumentare il più possibile il numero di soggetti selezionati ed anche di migliorare la qualità della valutazione, perché solo in questo modo potremo avere la padronanza dell’allevamento.

Ritengo che questo sia un lavoro molto importante che richiederà parecchio impegno da parte del club ma anche da parte degli allevatori.

Gianni Pentenero